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lunedì 18 febbraio 2013

Mikołaj Kopernik chi era costui?

Oggi ricorre il 540°anniversario della nascita di un gande scienziato, Niccolò Copernico, sì proprio quel Mikołaj Kopernik, polacco, che in latino sarà chiamato Nicolaus Copernicus,  ed in tedesco Nikolaus Kopernikus. In realtà era nato a Toruń, nella Prussia Reale una provincia del Regno di Polonia, il 19 febbraio 1473. Rimasto orfano, e adottato da alcuni zii materni,  studiò astronomia a Cracovia, in seguito   diritto all’università di Bologna.

                                   
Successivamente fu a Roma dove osservò una eclissi e dove tenne delle lezioni di astronomia o di matematica.  Completò poi i suoi studi a Padova ed a Ferrara dove si laureò nel 1503 in diritto canonico, e qui si suppone abbia letto scritti di Platone e di Cicerone circa le opinioni degli Antichi sul movimento della Terra. Nel 1504 cominciò a raccogliere  le sue osservazioni e le sue riflessioni che stavano per definire la sua teoria.


                                         

Lasciata l'Italia, tornò a Frombork e ivi divenne membro del Capitolo di Warmia, interessandosi di riforme del sistema monetario e sviluppò alcuni studi di economia politica . Nel 1516  ricevette dal capitolo l'incarico di amministratore delle terre attorno alla città di Olsztyn, dove passò quattro o cinque anni, facendo alcune osservazioni importanti e scrisse una parte della sua opera principale De Revolutionibus orbium coelestium. È proprio in questo castello che si trova tuttora l'unica traccia visibile della sua attività scientifica: una tabella che fece alla parete di una loggia che gli serviva per osservare il moto apparente del Sole attorno alla Terra.



 Il nucleo centrale della teoria di Copernico, con il Sole al centro delle orbite degli altri pianeti, e non la Terra, fu pubblicato nel libro De revolutionibus orbium coelestium (Delle rivoluzioni dei corpi celesti) l'anno della sua morte. Il libro  contiene gli elementi più importanti sulla teoria eliocentrica, con una corretta definizione dell'ordine dei pianeti, del movimento di rivoluzione  della Terra intorno al proprio asse e della precessione degli equinozi. Tale teoria copernicana impressionò scienziati come Galileo e Keplero, che sul suo modello svilupparono correzioni ed estensioni della teoria. Fu proprio  l'osservazione galileiana delle fasi di Venere a fornire il primo riscontro scientifico delle intuizioni copernicane.

 

Le affermazioni e la teoria di Copernico però rappresentavano l'esatto opposto di quanto affermava la teoria geocentrica, allora comunemente accettata. Esse mettevano quindi in discussione tutto il sistema di pensiero allora prevalente in filosofia e religione Copernico perciò fu molto attento nel diffondere i suoi studi e el sue osservazioni ricercando nei testi dei filosofi antichi un nuovo metodo di calcolo per risolvere le incertezze degli astronomi. Egli  partendo dagli stessi dati dell'astronomia tolemaica, riaffermò  alcune tesi fondamentali dell'aristotelismo: la perfetta sfericità e perfetta finitezza dell'Universo, l’ immobilità del Sole data dalla sua natura divina e la centralità del Sole dovuta a migliore posizione da cui "può illuminare ogni cosa simultaneamente" .

 
                                              
Nonostante la sua attenzione nell’enunciare teorie che non fossero ritenute eretiche, tuttavia la sua sepoltura avvenne nl  1543, senza  la benedizione della Chiesa e la sua inumazione fu fatta in una fossa comune. A distanza di molti secoli, dopo aver comparato il dna dei suoi resti con quelli di  un capello ritrovato in un libro della sua biblioteca,  nel 2010 il grande scienziato ha avuto “degna” sepoltura con il corpo posto in un sarcofago di granito nero,posto sotto l’altare della basilica di Frombord, nel nord della Polonia con incisa una rappresentazione del suo modello di sistema solare. Nella  solenne cerimonia l’arcivescovo Jozef Kowalczyk  ha  evocato la condanna del 1616 di papa Paolo V, deplorando gli «eccessi di zelo dei difensori della Chiesa». L’astronomo, a dire il vero, non vedeva tutte quelle implicazioni contrarie alla Bibbia che i teologi denunciavano e per le quali minacciavano l’inferno, giacché egli scrisse il De revolutionibus in latino  dedicandolo al Papa e  prendendo esempio dalle concezioni eliocentriche già presenti nella filosofia greca, in particolare nei pitagorici e in Aristarco da Samo.
 
Le sue teorie furono applicate e dimostrate dal francese fe Foucault con il suo pendolo.
 
 

1 commento:

  1. facciamo vivere questi spazi Blogger...commenti amo dopo aver gustato ...

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