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martedì 5 febbraio 2013

Ti manderò un bacio con il vento ...... così parlò Neruda


Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c'è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.
 
 
 
 
                                                               Catullo e Lesbia
 
Ma quanti tipi di baci esistono? C'è quello come segno di fratellanza, c'è quello che simboleggia il saluto o  è segno di affetto.
 
 
 
 
 
Commiato dei Santi Pietro e Paolo

 
                                                          Incontro tra Anna e Gioacchino
 
 
C'è quello immortalato dalla poesia di Rostand :"Ma poi che cosa è un bacio? Un giuramento fatto | un poco più da presso, un più preciso patto, | una connessione che sigillar si vuole, | un apostrofo roseo messo tra le parole | t'amo; un segreto detto sulla bocca, un istante | d'infinito che ha il fruscio di un'ape tra le piante, | una comunione che ha gusto di fiore, | un mezzo di potersi respirare un po' il cuore, | e assaporarsi l'anima a fior di labbra!"
 


 
C'è la"promessa di bacio" della dea Venere nelle Metamorfosi di Apuleio: «ab ipsa Venere septem savia suavia et unum blandientis appulsu linguae longe mellitum», cioè chi lo merita riceverà «da Venere in persona sette meravigliosi baci, e uno addolcito di molto dal tocco della sua lingua carezzevole"



 
C'è quello codificato dal Diritto: in quello medievale, il bacio era utilizzato per suggellare il cosiddetto 'baciatico', cioè diritto della fidanzata a ricevere una donazione dal fidanzato; in quello romano veniva chiamato osculum interveniens, che interveniva a sancire il diritto della fidanzata a ricevere in donazione metà dei beni ricevuti in regalo, in caso di morte del fidanzato.


 
Recentemente è stata presentata a Parigi la campagna globale del gruppo Benetton UNHATE, dedicata al bacio, segno di fratellanza universale,  nata per combattere la cultura dell’odio in ogni sua forma tant'è vero che con immagini abbastanza forti e molto simboliche i "creativi" della campagna hanno immaginato incontri di labbra non solo originali, ma proprio improbabili. Ma il tutto è nato dalla rivisitazione di un bacio celebre: quello avvenuto veramente nel 1979 tra il presidente del Pcus Breznev  ed Honeker Presidente del Consiglio Nazionale della germania dell'Est.






 Per la presenza tra gli scatti della foto del bacio tra il Pontefice e l'Imam del Cairo, il Vaticano e le associazioni cattoliche hanno espresso forte dissenso nei confronti della nuova campagna pubblicitaria di Benetton, costringendo il brand di abbigliamento a ritirare i manifesti. Ma ha ribadito che "si tratta di immagini simboliche di riconciliazione, con un tocco di speranza ironica e costruttiva provocazione , per sollecitare una riflessione su come la politica, la fede, le idee, anche se diverse e contrapposte, debbano comunque portare al dialogo e alla mediazione.










 
Una nuova filosofia del "bacio" ?
"Se l'amore globale rimane una sia pur condivisibile utopia - ha spiegato il vicepresidente esecutivo Alessandro Benetton - l'invito a 'non odiare', a combattere la 'cultura dell'odio', rappresenta un obiettivo ambizioso ma realistico. Con questa campagna abbiamo deciso di dare visibilità mondiale a un'idea alta di tolleranza, per invitare i cittadini di tutti i Paesi, in un momento storico di grandi turbamenti e non meno grandi speranze, a riflettere su come l'odio nasca soprattutto dalla paura dell'altro e di ciò che non si conosce".

 
 

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